Ibrahimovic nel corso della sua carriera calcistica si è mostrato spesso come un uomo duro, e un attaccante che desidera ottenere la bramata vittoria a ogni costo… un qualcosa che gli ha permesso di diventare uno dei giocatori più famosi e forti al mondo, forgiato da un’eduzione severa e dalla drammatica morte del fratello Sapka?
Della vita di Ibrahimovic conosciamo ben poco, se non appunto i successi ottenuto sul campo da calcio, che sia sposato con una donna più grande di lui che gli ha permesso di diventare padre due volte… ma ben poco sappiamo sul passato del calciatore, la vita vissuta prima della fama.
A raccontarla in una recente intervista è stato lo stesso attaccante del Milan, ricordando anche quella volta quando è caduto arrampicandosi su un tetto, quando la madre invece di accoglierlo lo aveva picchiato. Il passato di Ibrahimovic è stato segnato dalla povertà e anche dalla perdita prematura di uno dei fratelli, arrivata a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo.
Il difficile passato di Ibrahimovic
Ibrahimovic durante un’intervista rilasciata a SportWeek ha deciso di rompere il silenzio della sua privacy e parlare della made Jurka che per lui è stata una presenza fondamentale, anche quando nella sua vita non andava tutto come desiderava. Non a caso, l’attaccante del Milan qui ha dichiarato: “Jurka è forte, è la più forte di tutti. Quando non facevo le cose, mi picchiava. Quando sbagliavo, anche se non pensavo di sbagliare e invece sbagliavo, lei mi picchiava forte, forte. Molto forte. E picchiare me… Anche adesso mi attacca quando non va bene qualcosa”.
Mamma Jurka, quindi, ha sempre usato il pugno di ferro in ogni cosa anche nel quotidiano con il figlio e i quattro fratelli che fondamentalmente ha cresciuto da sola. La vita della donna è stata segnata dal tanto lavoro fatto come domestica in altre case al fine di permettere ai cinque figli di sopravvivere. Nel racconto da Zlatan Ibrahimovic non sono mancati riferimenti al padre, dove ogni giorno si recava per mangiare: “Ci preparava i maccheroni con il ketchup, roba da poveri. Pane e latte, che ci riempivano la pancia. Aveva un budget piccolo e doveva cucinare per tanti. Mi buttava fuori: mangi troppo. Non con cattiveria, per farmi essere più in relax. E quando sbagliavo, mi picchiava”.
La morte del fratello…
L’intervista rilasciata da Ibrahimovic si concentra poi sulla morte del fratello Sapka, avvenuta nel 2014 stroncato da una leucemia fulminante quando aveva solo 41 anni. Un momento molto particolare per il calciatore che ha cambiato radicalmente la sua concezione di vita affermando: “Sono più per il carpe diem”.
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Dopo l’evento tragico che ha sconvolto la sua famiglia, Ibrahimovic ha cambiato il suo modo di vivere come lui stesso ha spiegato: “Ogni giorno è un nuovo giorno, quel che succede succede. Bisogna stare bene in salute innanzitutto e far stare bene tutti quelli che ti sono intorno, positive energy e positive vibes. Vibrazioni positive. Perché da un momento all’altro può cambiare tutto”. Ricordando il fratello, ha concluso dicendo: “Quando mio fratello Sapka è morto, quando se l’è portato via a 40 anni in 14 mesi la leucemia, ho capito che la vita va veloce, devi stare bene, godere, perché non devi avere rimpianti”.