Marco Damilano è uno dei giornalisti più noti e importanti d’Italia, scopriamo qualcosa in più su di lui: età, carriera e vita privata.
Il pubblico appassionato di programmi di approfondimento politico ha imparato a conoscere Marco Damilano in qualità di opinionista televisivo su fatti di cronaca e specialmente su quelli inerenti alla politica. Il suo percorso televisivo è cominciato su Rai Tre in combo con il conduttore Diego Bianchi (più noto al pubblico come Zoro) nel programma Gazebo. L’accoppiata si è riformata a La7 nel programma Piazza Pulita e tuttora continua a tenere compagnia ai telespettatori ogni settimana.
Della sua esperienza e competenza in campo di dinamiche politiche si serve spesso anche il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, quando c’è da fare le ormai iconiche Maratone elettorali o dei programmi di approfondimento su qualche evento in particolare, come ad esempio la crisi del secondo governo Conte. Un compito, quello di commentatore televisivo che si è aggiunto con il tempo a quello di una vita come giornalista della carta stampata.
Chi è Marco Damilano: carriera e vita privata del giornalista romano
Nato nella città eterna il 25 ottobre del 1968, Marco Damilano si appassiona sin da giovanissimo alla politica e alle sue dinamiche. Non a caso sceglie di iscriversi a Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma. Si laurea con una tesi che analizza il rapporto tra televisione e politica tra gli anni ’50 e ’60, ovvero gli anni in cui il mezzo mass mediatico comincia a diffondersi ed avere un’influenza tra i cittadini. Per completare la propria formazione, Damilano ottiene successivamente un dottorato in Storia dell’Italia Contemporanea.
Negli anni degli studi diventa allievo dello storico Pietro Scoppola, uno dei maggiori esponenti del cattolicesimo democratico. Nel 1991 aderisce a La Rete, partito italiano di sinistra che ha cessato la propria attività nel 1999. Il suo approdo nel mondo del giornalismo avviene nel 1995, in qualità di redattore del settimanale Segno 7 gestito da Azione Cattolica. Proprio un diverbio con i dirigenti del partito lo porta a decidere di lasciare il posto di lavoro insieme all’allora direttore del settimanale Piero Pisarra.
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Conclusa quell’esperienza, Marco Damilano ha cominciato a collaborare con L’Espresso, nel quale è stato prima cronista politico e parlamentare, poi vicedirettore (2015) ed infine direttore (2017), ruolo che ricopre ancora oggi. Negli anni ha collaborato anche con Diario (rivista uscita nel 1996) e Sette, magazine di approfondimento del Corriere della Sera.
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A partire dal 2006, il giornalista ha cominciato ad affiancare al suo lavoro anche la produzione saggistica. Il primo libro pubblicato s’intitolava ‘Il partito di Dio: la nuova galassia dei cattolici italiani’. In dodici anni ha pubblicato 9 saggi, l’ultimo dei quali nel 2018 con il titolo ‘Un atomo di verità’. Tra i progetti collaterali all’attività giornalistica c’è anche la scrittura (a quattro mani) del soggetto e della sceneggiatura di Piovono Mucche, per la quale ha ricevuto il Premio Solinas.