Albano è stato rifiutato da Sanremo 2021. Con immensa delusione, il cantante ha detto la sua in merito alla sua eliminazione.
Come ormai noto a tutti, il Festival di Sanremo 2021 si farà. Nonostante le restrizioni poste a causa dell’emergenza sanitaria e alcune perplessità iniziali, è arrivata la conferma ufficiale. Il concorso canoro italiano più importante dell’anno avrà infatti luogo dal 2 al 6 marzo, e vedrà la partecipazione di numerosi personaggi, che non vedono l’ora di salire sul noto palco dell’Ariston.
Albano non potrà però provare la stessa emozione, dato che è stato scartato dal Festival. Eccone i motivi e cosa ne pensa lui.
Durante un’intervista rilasciata per il settimanale ‘Di Più‘, Albano ha confessato di aver presentato una canzone scritta da Depsa, l’autore del brano ‘Champagne‘ di Peppino Di Capri. Il suo pezzo non è stato però scelto, e il cantante è stato subito rifiutato.
L’interprete pugliese ha infatti rivelato di aver visto ben quindici Sanremo, e questo improvviso ‘scarto‘ ha destato in lui non poche perplessità. Albano ha infatti dichiarato di aver inviato il brano alla giuria del Festival quando credeva che sarebbe stato un ‘Festival normale‘, senza tutte queste restrizioni.
“Tornando indietro non lo rifarei“, ha poi raccontato il cantante pugliese, “detto questo, glielo ripeto: il fatto che Amadeus abbia rifiutato la canzone non c’entra nulla con il fatto che secondo me bisognerebbe rimandare“.
Secondo il cantante pugliese, il Festival di Sanremo non avrebbe dovuto essere organizzato, proprio per il periodo di grande sofferenza in cui ci troviamo tutti. Albano ha infatti sottolineato come il noto spettacolo sia un momento di partecipazione sia per gli artisti sia per il pubblico.
“Una partecipazione che adesso non può esserci“, ha poi continuato Albano, “Lo chieda a Diodato, l’ultimo vincitore, se non è stato penalizzato dal Covid. Doveva raccogliere i riconoscimenti e i frutti del suo trionfo e invece non ha avuto quasi nulla“.
Secondo il cantante, il Festival dovrebbe essere infatti rimandato ad un periodo un po’ più tranquillo, proprio come hanno fatto con altre manifestazioni culturali.