Il bicarbonato di sodio è uno dei prodotti più usati per lo sbiancamento dei denti, ma non tutti sanno che l’utilizzo fai-da-te è sconsigliato. Ecco cosa succede…
Il bicarbonato di sodio negli ultimi tempi è diventato il rimedio casalingo un po’ per tutti i problemi. Quando si tratta di sbiancare – che siano i panni o siano i denti – sembra la soluzione a tutto. Ma non è proprio così. Usare il bicarbonato di sodio per sbiancare i denti potrebbe non essere la scelta giusta.
Conosciuto anche come carbonato acido di sodio (o come carbonato mono-sodico), il bicarbonato di sodio è una sostanza normalmente presente in natura – uno dei maggiori depositi del mondo è il bacino del Green River negli Stati Uniti d’America – ma può essere prodotta anche a livello industriale.
Il bicarbonato di sodio, come abbiamo detto, si utilizza come additivo per la preparazione dei cibi confezionati; adatto anche a facilitare il processo di lievitazione; per la cura della persona e l’igiene della casa. E’ stato a lungo utilizzato come alternativa al dentifricio e molti ancora lo utilizzano come sbiancante. Oggi, gli stessi produttori di dentifricio incorporano il bicarbonato di sodio nella loro formula.
Ma, come in tutte le cose – anche quelle più innocue, come andare a dormire con un bicchiere d’acqua sul comodino (scoprite perché non si deve fare) – questo trattamento fai-da-te presenta qualche controindicazione. Scopriamo dunque tutti i vantaggi e gli svantaggi dell’uso del bicarbonato sui denti.
Il bicarbonato di sodio per lavarsi i denti è in parte un buon alleato dell’igiene orale. Infatti quando si spazzolano i denti con il bicarbonato, chicchi di sodio disgregano il biofilm (infiammazione causata da colonie di batteri che attaccano alla superficie dei denti e provocano gengiviti e carie. La placca è un tipico esempio di biofilm dentale), riducendo il numero di batteri e aiutando a prevenire danni a denti e gengive.
Diversi studi hanno dimostrato che quando si risciacqua la bocca con una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua, il pH in bocca aumenta, rendendola meno acida e capace di rispondere meglio all’aggressione batterica.
Dunque, l’utilizzo del bicarbonato di sodio come dentifricio rende più difficile la proliferazione in bocca dei batteri portatori di carie, inoltre, è un abrasivo abbastanza delicato in grado di rimuovere le macchie all’esterno dei denti. Ma, come in tutte le cose, anche il bicarbonato presenta l’altra faccia della medaglia: quella dei danni.
Se da una parte utilizzare il bicarbonato per lavarsi i denti è utile, dall’altra l’uso del bicarbonato come sbiancante può avere effetti gravi sulla salute. Ecco a quali conseguenze può portare l’utilizzo frequente del bicarbonato per lo sbiancamento dentale fai-da-te:
Alteramento flora batterica – Sebbene l’acidità del cavo orale sia un noto fattore di rischio per lo sviluppo della carie dentale, anche un eccessivo rialzo del pH orale può causare dei danni, alterando i valori della flora batterica della bocca.
Sanguinamento delle gengive – L’azione abrasiva del bicarbonato di sodio può creare microtraumi al margine gengivale, provocando ritrazione e sanguinamento.
Denti sensibili e gialli– Una delle possibili conseguenze dell’uso frequente del bicarbonato per la pulizia dei denti è l’esposizione della dentina per eccessiva abrasione dello smalto. Questo comporta sia una maggiore sensibilità dentale che un peggioramento del sorriso, in quanto la dentina è leggermente gialla, e di sicuro non rende il nostro sorriso più brillante.