Il racconto straziante dell’ex calciatore Mauro Bellugi, a cui sono state amputate entrambe le gambe. Ma anche la voglia di rinascita nelle sue parole.
Il dramma di Mauro Bellugi
E’ stato uno dei grandi campioni dell’Inter dello scudetto del 1970, quella formata da Sandro Mazzola e Giacinto Facchetti. E poi la Nazionale Italiana, il Napoli, la carriera di allenatore e oggi di commentatore sportivo. Mauro Bellugi è un volto storico del calcio nostrano. Ma negli ultimi mesi, l’ex difensore, ha subito un terribile intervento chirurgico. Il 4 novembre del 2020, Bellugi, è stato ricoverato presso l’Ospedale Niguarda di Milano. Qualche giorno prima era risultato positivo al Covid. Le condizioni di salute di Belluggi, affetto da una terribile malattia pregressa, sono peggiorate in poco tempo. Il 13 novembre si è resa necessaria l’amputazione di una gamba e il 20 novembre dell’altra.
Quello che è accaduto lo ha raccontato lo stesso Bellugi in un’intervista rilasciata a Repubblica. Ha spiegato l’ex calciatore: “Avevo male dappertutto, le gambe, la schiena. Una sera, anche ai piedi e non mi era mai successo . Mi levo i calzini e vedo che sono diventati neri come la pece. Così corro all’ospedale Monzino dal mio amico Piero Montorsi. Interista matto, mi guarda e mi dice: Mauro, inutile girarci intorno, se vuoi vivere bisogna tagliare, altrimenti puoi pure morire in due ore. Avevo la cancrena fino all’inguine e un male, no, davvero, non puoi capire che male”.
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Bellugi e il Covid
Sua moglie Lory, al Corriere della Sera, ha aggiunto: “La strada è lunga ma piano piano ne verrà fuori. Il virus gli ha procurato delle ischemie. L’unica soluzione era amputare le gambe”. Ha continuato Bellugi: “Sono affetto da anni da una malattia mediterranea però aveva bisogno di un socio, di un compagno di merende. E insieme al Covid si sono trovati e hanno fatto baraonda, un macello proprio, quei due insieme si sono scatenati”.
Bellugi porterà delle protesi in titanio, ma non vede l’ora di tornare alla sua vita. Nella stessa intervista, ha dichiarato che il modello a cui si ispira è il grande campione Alex Zanardi.