Amanda Sandrelli figlia di Stefania Sandrelli e Gino Paolo, diversi anni fa, si è trovata costretta ad affrontare una delle battaglie più difficili della sua vita contro un cancro scoperto improvvisamente. Come sta oggi l’attrice?
Nel corso della sua carriera, nonostante la presenza di una famiglia un po’ ingombrante essendo figlia del grande artista Gino Paoli e dell’attrice Stefania Sandrelli. Raccontare il drammatico periodo vissuto a causa sella malattia per Amanda Sandrelli è stato quasi un atto di dovere, rivolto alle persone che come lei stanno affrontando questo delicato momento legato appunto alla scoperta di un cancro.
La donna dopo la scoperta si è dovuta sottoporre a una operazione, ma inizialmente non ha condiviso il suo dramma personale con nessuno dei due genitori.
La diagnosi
Amanda Sandrelli nelle varie interviste che ha rilasciato nella sua carriera ha spiegato di non amare particolarmente parlare di sé e della sua vita, ma dopo la malattia ha capito come ne valesse davvero la pena condividere quel dramma con chi come lei stava affrontando, o aveva già affrontato la lotta contro il cancro.
L’attrice, dunque, ha deciso di raccontare a cuore aperto la sua storia al quotidiano de La Repubblica ha dichiarato: “È accaduto nel 2009: inutile dire che, quando mi hanno detto la diagnosi, ho avuto paura. In quei momenti ti trovi su un crinale, senti la parola ‘cancro’ e pensi alla morte o alle mutilazioni– dichiara Amanda Sandrelli-. Da questo punto di vista, il lavoro del professor Veronesi è stato importantissimo: ha permesso alle donne di operarsi con la certezza di non essere mutilate!”.
Come sta oggi Amanda Sandrelli?
Il dramma della figlia di Stefania Sandrelli, dunque, si è risolto in poche manovre: una delicata operazione l’assenza di una terapia successiva, perché non necessaria nel suo caso. Il tutto per Amanda Sandrelli è un ricordo, vivendo normalmente la sua vita archiviando il tutto, parlandone serenamente.
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Raccontando quei giorni al quotidiano, inoltre, Amanda Sandrelli ha fatto riferimento alla decisione di confidare il tutto al fratello e al suo ex marito, omettendo i genitori: “A mia madre invece all’inizio non l’ho raccontato: la sua mamma è morta quando lei aveva 22 anni e per lei, come per tutta la sua generazione, la parola ‘cancro’ è una sorta di condanna– conclude-. Per questo a lei e a mio padre ho preferito dirlo quando ho avuto chiaro quello che mi attendeva. A quel punto, mi è stata vicina come nessun’altro!”.