Le tre app di messaggistica istantanea: qual è la migliore da usare e quella con maggior sicurezza per la privacy
La notifica dei nuovi termini di servizio di Whatsapp ha fatto fuggire in massa gli utenti dell’app. Tutti spaventati di vedere i loro dati finire in pasto a Facebook, le loro chat rese pubbliche e chissà cos’altro. Dunque tutti su Signal la ben meno conosciuta app di messagistica la quale ringrazia Whatsapp perché così tanti utenti non li aveva mai visti. Ma è davvero la nostra privacy è a rischio? Iniziamo con il dire che no, non lo è. Ci sono però delle differenze fra le varie app e alcune hanno più vantaggi, anche in termini di sicurezza, delle altre.
Dunque quale app è migliore? Vi presentiamo vantaggi e svantaggi di Whatsapp, Signal e Telegram, qual è più sicura e insomma quale conviene scaricare. Ma senza farsi prendere da isterie di massa!
Whatsapp: la questione privacy e Facebook
La notifica di Whatsapp con l’aggiornamento dei termini di servizio – obbligatorio da accettare entro l’8 febbraio – non è piaciuto a molti utenti che hanno scelto di abbandonare l’app, impauriti di vedere i loro dati finire nelle mani di Facebook.
In realtà per noi Europei non ci sarà nessun aggiornamento sulla privacy, come specificato da Facebook alla BBC, ma che si può leggere anche sui termini di servizio di Whatsapp. La notifica che gli utenti ricevono è riferita alla modifica unilaterale del contratto sui termini e condizioni e servizio, cosa che succede spesso nelle società.
E la privacy allora? Da quando Facebook ha acquistato Whatsapp nel 2014 la condivisione dei dati fra le due app è sempre stata sotto i riflettori. E se negli USA Facebook usa i metadati in arrivo dall’app di messaggistica, in Italia e in Europa questo non avviene. Intanto perché ci sono due enti diversi a gestire la questione (Whatsapp Ireland per l’Europa e Whatsapp Inc per tutto il resto del mondo).
E poi soprattutto perché in Europa le regole sulla privacy sono molto severe. La GDPR entrata in vigore nel 2018 impedisce a Whatsapp di condividere i dati con Facebook. E se mai Whatsapp volesse condividere i dati degli europei dovrebbe trovare un accordo con il regolatore dell’Unione.
“Non ci sono modifiche alle modalità di condivisione dei dati di Whatsapp nella Regione europea, incluso il Regno Unito – spiegano da Whatsapp – derivanti dall’aggiornamento dei Termini di servizio e dall’Informativa sulla privacy. Non condividiamo i dati degli utenti dell’area europea con Facebook allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicità”.
Whatsapp, Signal e Telegram: quale scegliere
Dunque se Whatsapp non cede i dati a Facebook non c’è motivo per una fuga verso altre app di messaggistica. Almeno non per quella ragione. Possono essere infatti altri i motivi che ci spingono a scaricare un’altra app. Vediamo dunque le caratteristiche e i punti di forza di ognuna.
Le tre app di messagistica più diffusa sono dunque: Whatsapp, di proprietà di Mark Zuckenberg; Telegram del russo esiliato Pavel Durov che è sempre stata considerata l’alternativa a Whatsapp; e la neo arrivata Signal di cui fa parte Brian Acton ex di Whatsapp. In realtà Signal c’è dal 2014, ma solo negli ultimi tempi sta conoscendo notorietà. Merito anche di Elon Musk, il noto imprenditore miliardario, che ha suggerito su Twitter di usare proprio Signal.
Il sostegno di Musk a Signal è figlio delle critiche che l’imprenditore aveva rivolto a Facebook, reo di aver concesso ai violenti trumpiani di Capitol Hill il modo di organizzarsi sulla piattaforma. Insomma niente a che vedere con la privacy.
Privacy e sicurezza: quale app è migliore?
Tutte le app – Whatsapp, Telegram e Signal – utilizzano la crittografia end-to-end per l’invio di messaggi e tutte non memorizzano sui propri server la cronologia dei messaggi. Signal però rende ancora più complesso combiando insieme alcuni protocolli.
Secondo alcuni esperti di cybersicurezza Signal combinando insieme alcuni sistemi risulta più difficile da penetrare per un hacker. Anche se ultimamente qualcuno ha affermato di aver messo in crisi il sistema considerato così inviolabile.
Whatsapp in passato ha subito alcuni attacchi e ha dovuto prontamente alzare il muro della difesa.
Quale app ha le caratteristiche migliori?
Se dal punto di vista della privacy non ci sono dunque differenze, possono essere altri i motivi per scegliere una delle tre app di messaggistica.
Whatsapp, l’enorme vantaggio della diffusione
Whatsapp ha dalla sua di essere la più famosa di tutte le app di messaggistica, quindi vi sarà più semplice entrare in contatto con chiunque. Ed è indubbiamente questo il suo più grande punto di forza.
Facile e intuitiva, il suo difetto non è nelle sue caratteristiche ma nell’essere parte del dominio di Mark Zuckenberg. La condivisione dei metadati negli USA sebbene non ci riguardi non è uno dei migliori segnali in termini di privacy e sicurezza.
Telegram su più device e più leggera
Telegram è sempre stata l’alternativa a Whatsapp, ma in realtà ha delle caratteristiche che la rendono un’app molto interessante che può essere davvero una prima scelta.
Intanto c’è da assicurare che Telegram è performante e compatibile con tutti i sistemi operativi. Uno degli aspetti migliori è senz’altro che potete entrare nel vostro account anche senza il vostro smartphone. Potete installare infatti l’app in tutti i device che volete ed accedervi con il vostro account (cosa che non è possibile fare con Whatsapp in quanto è legata al numero di telefono).
Inoltre se è vero che anche Telegram è legata al numero di telefono potete poi scegliere un nick e farvi trovare con quello senza dover dare il vostro numero di telefono per essere trovati.
Altro aspetto interessante riguarda il peso: gli allegati condivisi su Telegram possono pesare fino a 1.5 gb, mentre su Whatsapp fino a 16 mega.
Infine Telegram è interamente sul cloud che la rende leggera e permette di recuperare file cancellati.
Signal la più protetta
Se è vero che la privacy è garantita da tutti, la sicurezza Telegram e Whatsapp l’hanno dovuta costruire passo passo e anche con qualche caduta e con qualche scheletro nell’armadio. Invece Signal è già nata super protetta e lo è rimasta.
Ha un sistema di criptaggio multi-livello che garantisce un livello di sicurezza altissimo rendendola praticamente impenetrabile ad un attacco hacker, ma anche da qualcuno a livello governativo che volesse spiare le vostre comunicazioni.
Inoltre ha delle funzioni come la cancellazione dei messaggi – si può impostare un dato orario per cancellare in contemporanea tutti i messaggi (sia di chi riceve sia di chi invia).