Già da piccola stupenda, oggi protagonista di una delle fiction più amate: chi è?

L’attenzione mediatica in queste ore si concentra su una delle attrici che nel corso delle ultime settimane ha conquistato il pubblico a casa per via della sua eccellente partecipazione al film Doc – Nelle tue mani, proprio al fianco di Luca Argentero. A far discutere il web troviamo una foto che l’artista ha condiviso nella sua pagina Instagram e che la ritrae quando era solo una bambina.

Ebbene sì, a tenere banco sui social il queste ore troviamo una foto molto particolare e che ritrae una delle attrici che in questi mesi ha catturato l’attenzione del pubblico di Rai 1. La bambina ritratta nell’immagine in questione, che ricorda un po’ una piccola Angelina Jolie per il modo in cui tiene le labbra… è una delle protagoniste del film successo della Rai, ovvero Doc.

Stiamo parlando proprio di lei, Matilde Gioli che nella serie sopra citata interpreta Giulia Giordano.

La foto che incanta il web

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, oggi l’attenzione mediatica si concentra su una foto che ha condiviso Matilde Gioli nella sua pagina Instagram. Uno scatto realizzato quando era solo una bambina ma già di una bellezza sconvolgente… occhino blu e le labbra che ricordano quelle di Angelina Jolie, come ha sottolineato anche uno dei fan dell’attrice in un post condiviso su Instagram.

Matilde Gioli: il successo all’improvviso

La carriera di attrice è arrivata per caso nella vita di Matilde Gioli? A quanto pare la risposta a questa domanda è positiva dato che l’attrice, dopo il diploma al liceo classico, ha conseguito la laurea in filosofia all’Università Statale di Milano. Poco dopo però ha avuto modo di prendere parte al film Il capitale umano di Paolo Virzì, nella serie di successo di Gomorra e tante altre produzioni cinematografiche e televisive finché non è arrivato Doc – Nelle tue mani.

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In occasione di una lunga intervista a Vanity Fair ha confessato quella che è una sua grande passione rivelando: “Il cervello mi ha sempre affascinato. Da piccola volevo aprire le teste, capire come funzionano le sinapsi e scoprire com’è che faccio certi ragionamenti. Ho sempre bisogno di sentire un grande stimolo e una grande adrenalina dentro di me, avverto subito la pesantezza della stasi. A studiare qualcosa che mi intriga come le Neuroscienze, però, credo che starei ferma a un tavolo anche per sei ore di fila”.