Nella notte l’ok del Consiglio dei Ministri al DPCM per Natale. Stop agli spostamenti dal 20 dicembre. A Natale non si potrà uscire dal proprio comune
Il consiglio dei Ministri ha approvato questa notte il decreto presentato stamane in Parlamento dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Nelle prossime ore, presumibilmente nel pomeriggio, la firma del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e da domani 4 dicembre il decreto entrerà in vigore.
E’ il DPCM tanto atteso che disciplinerà la situazione d’emergenza sanitaria nelle prossime settimane e soprattutto nel periodo natalizio. Si concentrano infatti sul periodo di festa i maggiori provvedimenti restrittivi.
E’ un DPCM per Natale severo che ribadisce la tendenza di un’estrema cautela. Numerose le proteste di alcuni esponenti, soprattutto di Italia Viva che chiedono maggiori deroghe. Nella giornata di oggi il decreto verrà sottoposto alle Regioni, poi passerà nelle mani di Conte.
Confermate dal Consiglio dei ministri tutte le ipotesi della vigilia, ad eccezione dei ristoranti, su cosa si potrà fare e cosa no. Ribadito dunque il divieto di spostamento fra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. Sono state anche aggiunti ulteriori provvedimenti come il divieto di uscire dal proprio comune nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Inoltre è stata allungata la durata del decreto che passa da 30 a 50 giorni.
DPCM dicembre: cosa si potrà fare e cosa è vietato
Le norme del DPCM saranno valide in tutto il territorio nazionale indipendentemente dal colore della regione. Alcuni provvedimenti varranno solo dal 21 dicembre al 6 gennaio ovvero il periodo delle feste, mentre altri solo nel periodo precedente alle festività.
DPCM Natale: spostamenti vietati dal 20 dicembre
Il tema più importante e sentito è quello degli spostamenti, del ritorno a casa per le festività. Ebbene come già anticipato dal 21 dicembre sarà vietato spostarsi in altra regione, anche gialla. Permessi come sempre il ritorno alla prorpria residenza e gli spostamenti per necessità di salute, familiare o lavorativa. Incluso anche il raggiungere un genitore solo nei giorni delle Feste, servirà però un’autocertificazione.
Inoltre nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio è vietato spostarsi anche al di fuori del proprio comune.
Queste regole si applicano anche per chi vuole spostarsi nella seconda casa.
Ristoranti aperti a Natale
Altro tema molto dibattuto è quello sulle aperture dei ristoranti. Al termine di una lunga mediazione si è giunti alla conclusione che i ristoranti potranno essere aperti a pranzo nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania con il massimo di 4 commensali per tavolo.
E’ stato inoltre decisa la chiusura dei ristoranti degli hotel la sera del 31 dicembre. Sarà possibile solo il servizio in camera. Dunque chi ipotizzava l’escamotage del cenone di San Silvestro in albergo non potrà farlo.
Coprifuoco e messa anticipata alla vigilia
Confermato nel DPCM per Natale il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino anche nelle notti della vigilia di Natale e di Capodanno. La messa della vigilia di Natale, come confermato oggi dalla CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, sarà anticipata alle 20 per permettere poi il ritorno a casa dei fedeli.
Negozi aperti per lo shopping
Confermata l’apertura dei negozi con orario prolungato fino alle 21. Inoltre riapriranno i centri commerciali nel weekend. Ciò però solo fino al 20 dicembre. Durante le festività natalizie nei fine settimana i centri commerciali torneranno ad essere chiusi.
Piste da sci chiuse
Niente vacanze sulla neve durante le festività natalizie. Confermata la chiusura delle piste da sci e di tutti gli impianti sciistici. Chiusi anche gli hotel di montagna.
Stop alle crociere
Se ne parlava già nel Governo ora è arrivata la conferma: stop alle crociere durante il periodo natalizio.
Quarantena per viaggi all’estero
Chi deciderà di andare all’estero al rientro in Italia dovrà sottoporsi ad un periodo obbligatorio di quarantena. La stessa misura si applica anche a tutti i turisti che arriveranno nel nostro Paese.