Giovedì 4 dicembre entra in vigore il nuovo DPCM. Stretta dal 20 dicembre al 6 gennaio: sono le regole per Natale. Cosa si potrà fare e cosa no
Il nuovo DPCM che disciplinerà le prossime feste di Natale è quasi pronto. Ci sono ancora alcuni piccoli nodi, sulle deroghe, che entro oggi verranno sciolti e poi dal 4 dicembre il nuovo decreto con le sue regole per Natale entrerà in vigore.
Il decreto ci accompagnerà fino alla fine delle feste, ovvero fino al 10 gennaio 2021. La tendenza di questo DPCM è quella di estrema cautela con una stretta ulteriore che avverrà proprio durante le feste con divieto di spostamento e coprifuoco anche la notte di Natale e Capodanno.
Le regole su cosa si potrà fare e non fare verranno illustrate dal Ministro della Salute Roberto Speranza al Parlamento già nella giornata di oggi, poi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà il decreto. Dal 4 dicembre avremo dunque nuove misure restrittive che disciplineranno soprattutto il periodo natalizio fra cenoni, messe e shopping.
Il timore che si vuole scongiurare è che possa ripetersi quanto avvenuto durante l’estate, ovvero un liberi tutti che ci ha poi travolto. Per questo i provvedimenti, nonostante la curva epidemiologica ora fletta, in questo prossimo DPCM saranno piuttosto severi e con pochissime deroghe.
Il miglioramento della situazione con un sostanzioso calo dei contagi e dei ricoveri – ma è ancora purtroppo molto alto il numero dei decessi – non deve far abbassare la guardia. Il periodo natalizio con incontri, cene, abbracci e spostamenti rischia di essere molto pericoloso e fucina di contagi. E sono infatti proprio quei 15 giorni a preoccupare moltissimo il CTS e il Governo. Per questo si è deciso che l’atteggiamento prudenziale venga mantenuto.
Il DPCM sarà suddiviso in due parti: la prima che regola i giorni dal 4 al 20 dicembre e una seconda con le regole per Natale dal 20 dicembre al 10 gennaio 2021.
L’impianto a tre colori, ovvero le regioni rosse, arancioni e gialle, stabilito lo scorso mese sarà mantenuto. Ci saranno per lo più regole per Natale nazionali con pochissime eccezioni. Questa flessibilità sembra infatti aver funzionato sia nel contenimento dell’epidemia sia nel preservare l’economia ove possibile.
Per quanto riguarda il cenone di Natale e gli ospiti a casa non verranno date regole sul numero massimo di commensali, ma sarà fatto invito e raccomandazione a stare solo fra pochi congiunti.
Il coprifuoco resterà in vigore dalle 22 alle 5 del mattino; dal 20 dicembre sarà prolungato di un’ora fino alle 6 del mattino. La messa della vigilia di Natale verrà anticipata alle 20 così da permettere poi ai fedeli di fare rientro nelle proprie abitazioni. Nessuna eccezione nemmeno per la notte di Capodanno.
Dal 20 dicembre saranno vietati gli spostamenti fra tutte le regioni. Si potrà però sempre far rientro nella propria residenza. Se si possiede una seconda casa la si potrà raggiungere solo prima del blocco del 20 dicembre.
Uno dei pochi nodi da sciogliere riguarda la deroga al ritorno in famiglia. L’intenzione è di permettere di raggiungere la casa di famiglia per trascorrere il Natale con i genitori anziani, salvo le raccomandazioni di tutelarli evitando contatti soprattutto con i giovani, spesso asintomatici.
La stessa deroga anche per gli studenti che vivono o hanno la residenza in una città diversa da quella di origine e vorrebbero tornare a casa per le feste.
Ricongiungimento familiare anche per i coniugi e i conviventi.
Chi si muoverà verso l’estero sarà sottoposto al rientro a regime di quarantena. Lo stesso varrà anche per chi entra in Italia dall’estero. Dunque chiunque entri in Italia dovrà sottoporsi ad autoisolamento di 14 giorni.
Uno dei punti più caldi di questo DPCM è l’apertura dei negozi. E’ stato deciso che potranno restare aperti fino alle 21 e i centri commerciali saranno aperti nel weekend.
Rimangono le chiusure per cinema e teatri e il divieto di organizzare feste sia in luoghi pubblici, sia in casa.
Altro punto molto dibattuto sono le piste da sci. Ma il Governo non ha ceduto alle pressioni delle Regioni. Gli impianti da sci resteranno chiusi per evitare assembramenti.
Si potrà andare negli hotel della propria regione di residenza, saranno però chiusi quelli di montagna. Niente vacanze sulla neve dunque.
Si potranno celebrare le messe. Il 24 e il 25 dicembre saranno celebrate le funzioni religiose durante l’arco di tutta la giornata. L’ultima messa del 24 dicembre sarà alle 20.
Nessun cambiamento per i ristoranti. Continueranno nelle regioni gialle ad essere aperti solo a pranzo e la sera da asporto o a con consegna a domicilio. La novità è che saranno chiusi i 25 e il 26 dicembre. Niente pranzo fuori a Natale 2020.
Non sarà inserito fra le regole, ma verrà data solo una raccomandazione ovvero quella di festeggiare solo con i parenti stretti e in numero non maggiore di 6/7 persone.
I ragazzi delle scuole superiori residenti torneranno a scuola il 7 gennaio 2021. Fino ad allora proseguiranno con la didattica a distanza.