Emergenza Coronavirus: il bollettino di oggi 1 dicembre 2020 mostra un rialzo del numero dei casi e di quello delle vittime.
La scorsa settimana e lo scorso mese si sono chiusi con un trend positivo per quanto riguarda l’andamento della curva epidemiologica in Italia. I miglioramenti registrati nei giorni scorsi hanno permesso a Lombardia, Piemonte e Calabria di passare da zona rossa a zona arancione e a Sicilia e Liguria di passare da quest’ultima a quella gialla. I segnali incoraggianti hanno anche conferito fiducia ai cittadini, al punto che domenica, nei grossi centri urbani, sono stati registrati assembramenti nelle vie dello shopping.
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Proprio al fine di scoraggiare comportamenti non responsabili, il governo sta approntando una serie di misure più restrittive per il periodo festivo. Rimarranno impossibilitati gli spostamenti da una regione all’altra, non ci sarà possibilità di aprire i locali la sera, bar e ristoranti rimarranno chiusi nei giorni di festa e durante le vigilie di Natale e Capodanno. Niente ritorno a scuola e soprattutto niente vacanze sulla neve. Si pensa anche alla chiusura delle strutture alberghiere durante il periodo vacanziero. Inoltre gli italiani che decideranno di aggirare il divieto andando all’estero, al ritorno in Italia dovranno sottoporsi a 10 giorni di quarantena.
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Emergenza Covid, il bollettino di oggi 1 dicembre 2020
Poco fa è stato condiviso il bollettino di oggi martedì 1 dicembre 2020. I dati dell’emergenza sanitaria fanno ancora paura: aumentano i nuovi positivi del 1,2% (19.350) e aumenta anche il numero dei decessi del 1,4% (785 nelle ultime 24 ore). Ciò nonostante il trend positivo sull’andamento della curva epidemiologica sembra essere confermato, visto che il tasso di positività sui tamponi effettuati è sceso dal 12,5% di ieri al 10,6% di oggi. Aumenta ancora il numero dei guariti giornalieri +3,6% (+23.004) e diminuisce di conseguenza anche il numero degli attualmente positivi, giunto oggi a 779.945 (-8mila rispetto a ieri).
Oggi ci confrontiamo dunque con un bilancio delle vittime ancora troppo gravoso e un numero di ricoverati che supera le 32mila unità, ma anche con un alleggerimento della pressione sul sistema sanitario nazionale con 376 ricoveri in meno nei reparti covid e 9 in meno nelle terapie intensive.