Covid a Natale, Ue raccomanda di evitare messe con assembramenti: meglio in tv o su web.
Se la proposta di anticipare la messa della notte di Natale aveva già suscitato qualche malumore – nonostante a San Pietro si celebri la messa del 24 dicembre alle 21.30 da anni – questa proposta che arriva dall’Unione Europea non piacerà per niente a molti fedeli.
Per evitare assembramenti negli eventi più partecipati, infatti, i vertici di Bruxelles propongono di non svolgere la messa di Natale in presenza ma privilegiare le celebrazioni a distanza, trasmesse in tv, sul web o in radio. Pensiamo, infatti, alle grandi celebrazioni che si svolgono nelle grandi città e che attraggono un numero molto elevato di fedeli. Per il momento si tratta solo di indiscrezioni che trapelano da ambienti vicini alla Commissione europea.
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Sarà un Natale molto diverso da quello degli anni scorsi, segnato dalla pandemia, dai suoi contagi e lutti, dalle preoccupazioni della gente, di natura sanitaria ed economica, e dalle molte restrizioni che dovremo accettare per contenere la diffusione del coronavirus.
A Natale e Capodanno niente cenoni, per via del coprifuoco alle 22.00, e anche le feste in casa saranno con poche persone, per lo più della stessa famiglia. I ristoranti saranno chiusi anche a pranzo il giorno di Natale e quello di Santo Stefano, mentre quelli in zona gialla dovranno chiudere sempre alle 18.00, come è stato finora. Verranno introdotte limitazioni agli spostamenti tra regioni durante il periodo festivo, per evitare esodi verso le località di vacanza.
È ancora da definire la questione degli impianti sciistici che il governo vorrebbe tenere chiusi durante il periodo festivo, come in Germania dove l’apertura è prevista al 10 gennaio.
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Nel frattempo, mentre il governo Conte propone di anticipare la messa della notte di Natale, per rispettare il coprifuoco notturno, con il parere favorevole della Cei, dalla Ue arriva una proposta decisamente più drastica: celebrare la messa di Natale a distanza, in diretta tv, web e radio. Una idea che non piacerà a molti, ma che si impone per evitare assembramenti a rischio contagio negli eventi più grandi e di rilievo nazionale.
Non c’è ancora niente di definitivo, si tratta solo di voci che si rincorrono tra i corridoi della sede della Commissione europea. I membri Ue, infatti, stanno lavorando a una bozza di linee guida di misure anti-Covid per Natale che siano il più possibile comuni all’interno dell’Unione europea.
Nelle linee guide, la Commissione Ue raccomanda di non consentire gli assembramenti e in particolare “di evitare cerimonie religiose con grossi assembramenti, sostituendole con iniziative online, in tv o alla radio“. Stando alle indiscrezioni circolate in queste ore sulla stampa. Il documento dovrebbe essere approvato dalla Commissione il 2 dicembre.
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