Covid, OMS: a Natale niente pranzi e cene in famiglia, il sacrificio per contenere la pandemia.
Dopo il governo, la scure sul Natale in famiglia arriva anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus è meglio evitare pranzi e cene in famiglia.
Una misura dolorosa ma necessaria per abbassare la curva dell’epidemia, che durante l’autunno ha avuto una preoccupante impennata.
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Covid, OMS: a Natale niente pranzi e cene in famiglia
Se qualche giorno fa la sottosegretaria al ministero della Salute Sandra Zampa aveva detto che a Natale sarebbe meglio organizzare pranzi e cene con poche persone, “cinque, sei persone al massimo tra gli affetti più cari“, ora l’OMS raccomanda di evitarli completamente.
Si tratta della decisione più saggia, per contenere i casi di Covid-19 e scongiurare una nuova impennata nel numero delle infezioni. In questa seconda ondata, infatti, molti contagi sono avvenuti in famiglia. Stare molte ore al chiuso, in casa, con parenti con cui non si convive e che non si frequentano abitualmente può essere pericoloso.
“La difficile decisione di non riunirsi in famiglia per le feste è la scommessa più sicura“, ha dichiarato Maria Van Kerkhove, capo del gruppo tecnico dell’OMS per il coronavirus Sars-CoV-2. “Anche se non possiamo celebrare le feste quest’anno, troveremo un altro modo per celebrare più tardi, quando tutto sarà finito“. Quello che farà Van Kerkhove con la sua famiglia, ha spiegato.
Non esistono situazioni a rischio zero, ma a rischio basso o elevato. Ci sarà sempre un rischio. Ogni persona dovrà decidere cosa fare e come comportarsi a seconda del luogo in cui vive, della diffusione del virus, della presenza in famiglia in soggetti vulnerabili, del numero di persone presenti, della possibilità di celebrare le feste all’aperto o al chiuso (per noi in Italia c’è solo quest’ultima possibilità a Natale).
Il coronavirus si trasmette attraverso le persone e più le persone viaggiano, si spostano, si incontrano più il virus si trasmetterà. L’OMS suggerisce un allentamento delle misure di restrizione solo a quei Paesi che hanno un sufficiente controllo dei contagi, attraverso un solido programma sanitario di tracciamento, isolamento e quarantena, e sono in grado di proteggere la loro popolazione più fragile.
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