La vita di Carlo Verdone: l’infanzia, gli studi, la famiglia d’origine, e poi la moglie e le figlie
Compie 70 anni Carlo Verdone di cui almeno 50 passati con un unico amore: il cinema. Dall’università a un Sacco Bello, il suo primo film da regista a ‘Si vive una volta Sola’ il suo ultimo film che attende la riapertura dei cinema per essere proiettato. Una vita vissuta davanti e dietro la macchina da presa, pochissimo invece sulle pagine dei rotocalchi. Della sua vita privata non si sa molto. Ecco quindi in occasione del suo 70esimo compleanno un ritratto di Carlo Verdone: dall’infanzia alla moglie, dai figli all’ipocondria.
Carlo Verdone nasce a Roma il 17 novembre del 1950. Di venerdì. E quel ‘venerdì 17’ non passa inosservato. Infatti la famiglia decide di mettergli di secondo nome ‘Gregorio’ in segno di buon auspicio. San Gregorio era infatti considerato il protettore dei fortunati al gioco.
Cresce con la sua famiglia nella casa di Via Lungotevere dei Vallati n. 2, nel rione Regola, in pieno centro a Roma. Questa casa verrà spesso ricordata da Verdone con molta nostalgia. Qui avveniva il grande via vai di artisti, attori e registi che venivano a trovare suo padre, qui passava ore sul terrazzo con la sua amatissima mamma.
Frequenta poi il Liceo classico Tasso a Roma prima di scriversi all’Università La Sapienza alla facoltà di Lettere. Le estati le trascorre con la sua famiglia ad Anzio, località di mare vicino la Capitale. Gira in vespa e ascolta Jimi Hendrix. Di fare l’attore, dichiarerà poi, non ci pensava affatto.
Il padre di Carlo Verdone è Mario, docente universitario, mancato nel 2009, mentre sua mamma è Rossana Schiavina morta prematuramente nel 1984 per una rara malattia neurodegenerativa.
Carlo ha due fratelli: Luca, regista, di 3 anni più giovane e Silvia, produttrice cinematografica e moglie di Christian De Sica, più piccola di Carlo di otto anni.
Il cinema Verdone lo respira dentro casa. Suo papà infatti è Mario Verdone docente di Storia del Cinema e dirigente del Centro Sperimentale di cinematografia, nonché critico cinematografico.
Ma nonostante non avesse velleità artistiche il cinema è al centro dei suoi pensieri. Si laurea in Lettere Moderne all’Università La Sapienza con 110 e lode con una tesi su Letteratura e cinema muto italiano. Negli anni dell’Università frequenta anche il Centro Sperimentale di cinematografia dove si laurea.
Il suo ingresso nel mondo dello spettacolo arriva dal cabaret. Esordisce sul palco del teatro Alberichino con Tali e Quali una carrellata di personaggi particolari che conquistano pubblico e critica. Viene notato da Enzo Trapani che lo porta in tv a Non Stop dove si ritrova con un gruppo di giovani comici tra cui Massimo Troisi. E’ un successo. Lo chiama Sergio Leone per il debutto al cinema. E sarà proprio Leone ad essere il suo maestro alla regia ad avergli insegnato tecniche e segreti del mestiere.
Da tutti Verdone è considerato l’erede di Alberto Sordi per quella sua capacità di raccontare ridendo l’italiano medio in tutte le sue sfaccettature. Lui ha sempre rifiutato il paragone.
Intanto i suoi personaggi sono entrati nell’immaginario culturale italiano. Furio che chiama l’ACI per conoscere i tempi di percorrenza, Ruggero Brega con i suoi ‘cioè’ con gli occhi al cielo; Armando Feroci con il paglia e fieno fatto a Miami; Rolando Ferrazza ovvero Padre Spinetti ‘qualcosa tocca inventarsi’. E questi sono solo alcuni di una straordinaria carriera che ha forgiato il cinema italiano con affreschi divertenti e malinconici del nostro tempo.
Ventisette film da regista con una carriera dietro la macchina da presa iniziata nel 1980 con Un Sacco Bello, film d’esordio che è subito un successo. Sua la regia di pellicole che hanno sbancato il botteghino negli ultimi 40 anni: Borotalco, Compagni di Scuola, Maledetto il giorno che ti ho incontrato, Io e Mia Sorella, Viaggi di Nozze. Sono Pazzo di Iris Blond e poi ancora Grande, grosso e…Verdone, Ma che Colpa abbiamo noi; Benedetta Follia.
Innumerevoli i film in in cui Verdone è stato protagonista e leggendarie certe collaborazioni. Il suo rapporto con la Sora Lella, sorella di Aldo Fabrizi, che diventa attrice con Verdone creando un duo indimenticabile. Così com’è indimenticabile la vicinanza con Alberto Sordi sancita dal film In Viaggio con papà di cui Verdone è stato anche sceneggiatore.
Il suo ultimo film ‘Si vive una volta sola’ con Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora doveva uscire nelle sale il 27 febbraio 2020. La pandemia da Covid-19 e la conseguente chiusura della sale ha fatto posticipare l’uscita al 26 novembre, data nuovamente posticipata per le misure di contenimento. La nuova data di uscita è stata ora fissata al 20 gennaio 2021.
Carlo Verdone è sempre stato molto riservato sulla sua vita privata, ma ha avuto una moglie, con cui ha tuttora un ottimo rapporto ed ha due figli.
Carlo si sposa nel 1980 con Gianna Scarpelli con cui resterà legato fino al 1996 anno in cui i due si separano, ma non divorziano. I due infatti hanno un rapporto eccezionale, una profonda amicizia che non si è mai interrotta. Ha raccontato Carlo che il giorno della separazione hanno organizzato le vacanze insieme. “Fu brutto – ha rivelato Verdone – ma Gianna si dimostrò speciale. Accettai ogni decisione senza fiatare e poi alla fine della liturgia lei si avvicinò: ‘Che fai quest’estate? Parti? Hai programmi?’. Finì con una vacanza in Sardegna tutti insieme”.
Dal matrimonio con Gianna nascono due figli Giulia che oggi ha 34 anni e Paolo che ne ha 32. Entrambi hanno avuto piccole parti in alcuni film di papà Carlo. Giulia ha fatto un cameo in Al lupo al Lupo e Viaggi di Nozze mentre Paolo è apparso Grande, grosso e… Verdone , Io, loro e Lara e Posti in piedi in paradiso. Giulia ha intrapreso la carriera registica mentre Paolo si concentra sulla carriera diplomatica.
Ad oggi Carlo Verdone non ha una compagna e ha rivelato di amare moltissimo la sua solitudine e di stare bene così. Vive in una grande casa nel quartiere Monteverde a Roma.
Carlo Verdone è un appassionato di medicina e farmaci tanto da essere consultato dagli amici per dei pareri su questioni di salute. “E ci prendo quasi sempre — ha rivelato — non mi sbaglio. Poi, ci mancherebbe, dico di chiedere conferma al proprio medico. Ma questa passione mi ha dato grandi soddisfazioni”. Tanto che ha ricevuto la tessera numero 1 «honoris causa» dell’Ordine dei Farmacisti del Lazio. Ed è stata questa sua passione per la medicina assieme ad una delle sue maschere quella dell’ipocondriaco a far credere al pubblico che lui sia davvero un ipocondriaco. Condizione che il regista ha smentito più volte.
Quello di cui Verdone invece ha sofferto negli anni è il disturbo d’ansia e crisi di panico. Verdone ha raccontato quando un episodio di quando era giovane e fu sua madre a dargli un’calcione’ che gli cambiò la vita. “Dovevo andare in scena con Tale e Quali ma fui assalito dal panico. “Mamma chiama il teatro e dì che sto male, perché non sono assolutamente in grado di reggere la tensione”. “Ma piantala! Devi farlo, fidati di tua madre”. Prese la valigetta in cui avevo messo gli oggetti da usare nelle varie scenette, dalla pistoletta al borsello, aprì la porta e mi buttò fuori di casa, urlandomi dalla scale: “Un giorno mi ringrazierai, fregnone!”.
All’Università La Sapienza dove studiava insegnava anche suo padre e una volta dovette sostenere un esame proprio con lui. Il padre non gli fece nessuno sconto, anzi lo bocciò rimandandolo alla successiva sessione d’esame.
Carlo Verdone sulla sua pagina facebook seguita da oltre 500 mila fan si confida con i suoi lettori e svela spesso retroscena di molti suoi film rivelando particolari inediti.
Esattamente 25 anni fa terminavo di girare “Viaggi di Nozze”.
Questa foto fu scattata a Forte dei Marmi da un ragazzo…Pubblicato da Carlo Verdone su Venerdì 23 ottobre 2020