Covid: continua a salire il numero dei decessi giornalieri – oggi 636 – in Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia nuove misure.
I dati della Protezione Civile sull’emergenza Coronavirus mostrano un nuovo aumento nella curva epidemiologica. Sono 37.978 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore, riscontrati grazie ad un nuovo numero record di tamponi giornalieri (234.672), 9mila circa in più di ieri. Aumenta anche il numero dei decessi, 636 quelli nell’ultimo giorno (+13 rispetto a ieri). Un dato preoccupante, visto che non si registrava un numero così alto di morti dallo scorso 6 aprile (anche in quel caso furono 636).
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Aumenta anche il numero delle terapie intensive (+89 rispetto a ieri) che oggi sono giunte ad un totale di 3.170 pazienti ricoverati. In aumento anche il numero dei pazienti ricoverati nei reparti Covid (+ 429 rispetto a ieri) per un totale di 29.837 pazienti. A questi vanno aggiunti i 602.011 italiani in autoisolamento casalingo. I numeri totali della pandemia in Italia hanno raggiunto 1.066.401 contagiati e 43.589 decessi. Al momento dunque, l’1% dell’intera popolazione è positivo al Covid, mentre il tasso tamponi/casi positivi è salito al 16%, quasi il 2% in più rispetto a ieri.
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I dati condivisi oggi mostrano come la Lombardia sia ancora la regione maggiormente colpita dal virus con 9.291 contagi. A seguire ci sono il Piemonte con 4.787 casi, la Campania con 4.065, il Veneto con 3.564, il Lazio con 2.686 e l’Emilia-Romagna con 2.402. Di queste solo due regioni sono inserite nella zona rossa (Lombardia e Piemonte), mentre rimangono in zona gialla tutte le altre. Secondo quanto riferito recentemente, la Campania potrebbe presto essere cambiata di zona, diventando arancione o rossa.
Per tutte le altre invece non sembra essere previsto un cambio di zona. Tuttavia oggi pomeriggio il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna hanno deciso di aggiungere limitazioni a quelle già imposte dal Dpcm. L’obbiettivo dei governatori è quello di limitare il contagio proprio per non finire in zone in cui le limitazioni sarebbero ancora maggiori.
Le ordinanze saranno valide a partire dalla mezzanotte di domani, venerdì 13 novembre. I cambiamenti principali sono due e riguardano la chiusura delle aree commerciali e l’utilizzo delle mascherine. Per quanto riguarda le chiusure, è stato stabilito che le aree commerciali grandi e medie rimarranno chiuse anche durante le giornate prefestive. A tutti i cittadini viene imposto di indossare la mascherina in ogni circostanza, da quando escono di casa fino a quando non rientrano. Non vengono modificate le chiusure dei ristoranti, i quali rimarranno aperti, ma dovranno sottostare alle limitazioni già stabilite dal Dpcm.