Intervistato sulla possibilità della creazione di nuove zone rosse a breve, Ricciardi ha confermato che ci saranno sicuramente.
Già da sabato sappiamo, per stessa ammissione del ministro della Salute Roberto Speranza, che il comitato tecnico-scientifico sta valutando i dati delle epidemia in Italia per decidere se c’è bisogno o meno di ulteriori restrizioni in alcune regioni. Ovviamente sotto osservazione sono le regioni inserite nella zona gialla e quelle in quella arancione. Per ognuna di esse il comitato dovrà stabilire se ci sono le condizioni per richiederne l’inserimento nella zona rossa o in quella arancione.
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Questa mattina sono uscite alcune previsioni, basate su quelli che sono stati i dati delle ultime 48 ore. A rischio di diventare zone rosse sono la Sicilia, la Puglia, la Campania, ma anche la Toscana e la Liguria. Per le ultime tre, così come per il Veneto, c’è la possibilità che vengano inserite nelle zone arancioni. Ovviamente, c’è anche la possibilità che alcune di queste vengano lasciate nelle zone in cui sono state poste mercoledì sera ed in cui sono entrate a partire da venerdì.
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Nuove Zone Rosse, Ricciardi: “Ci saranno sicuramente”
Intervistato sulla possibilità che già da questa sera altre regioni possano essere inserite nelle zone rosse, Walter Ricciardi non ha avuto dubbi. Al quesito posto nel corso del programma ‘Viva Voce’, infatti, il consulente del ministero della Salute ha risposto: “Sicuramente, perché l’epidemia progredisce in tutt’Italia. E’ presumibile che oggi la Cabina di regia, sulla base dei 21 indicatori, farà degli aggiustamenti e chiederà restrizioni più forti alle Regioni che in questo momento le hanno minori”.
L’esperto successivamente spiega che c’è la necessità di attuare le misure richieste per evitare che il contagio dilaghi in maniera incontrollata in tutta Italia: “Non si può fare la vita che facevamo prima, bisogna limitare i propri spostamenti. E’ stata calcolata nel 60% la probabilità che hanno le persone di infettarsi se incontrano 5 persone in un ambiente chiuso o stanno vicini senza distanza di sicurezza. Quindi è chiaro che avremo altri casi tra 15 giorni. Se questo comportamento, di una minoranza non marginale, non viene sanzionato presto tutta l’Italia sarà zona rossa”.