Il direttore dell’Ospedale Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, ha spiegato che dovremo convivere con il Covid per tutto il 2021.
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Nelle scorse ore l’infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha chiarito che l’unico modo per evitare una terza ondata è quella di seguire tutte le regole che abbiamo imparato a conoscere finora: niente assembramenti, distanziamento interpersonale, utilizzo della mascherina e un’accurata igiene delle mani. Il rischio, altrimenti, è quello di dover fronteggiare una terza ondata e dover rivivere il senso di frustrazione ed impotenza che abbiamo già vissuto in primavera e che, in parte, stiamo vivendo anche oggi.
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La domanda successiva che viene da porsi è: per quanto tempo dovremo vivere con delle limitazioni? A questa ha risposto in un’intervista al ‘Corriere della Sera‘ il direttore dell’Ospedale Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito. Il messaggio di Ippolito è chiaro, per superare la pandemia dobbiamo imparare a collaborare: “Dovremo fare i conti con questa pandemia per almeno tutto il 2021. Le misure messe in campo sono le uniche armi che abbiamo per contenerla. Ma vanno applicate bene e serve la collaborazione di tutti”.
Nella situazione attuale, dunque, non c’è bisogno che ogni cittadino faccia la propria parte e che contribuisca alla limitazione della circolazione del virus rispettando le regole. Sulla possibilità che misure differenti avrebbero potuto dare esiti diversi, lo stesso Ippolito spiega: Qualunque provvedimento può essere risolutivo o inutile, dipende da come viene applicato. Si possono emanare le disposizioni più restrittive, ma se ognuno di noi non è diligente nel rispettarle non serviranno a un granché”.
L’esperto sottolinea in ogni caso come non solo l’Italia, ma tutta l’Europa si trova ad essere una zona rossa. Ciò significa che qualsiasi approccio tentato in questi mesi, non è stato risolutivo. Il problema principale è che il virus rimane silente per un paio di giorni prima di manifestare i sintomi e ci sono anche casi in cui i sintomi non si presentano ma si è infettivi.
Si evince da questo che l’unico modo per evitare il contagio è la prevenzione, ovvero evitare di trovarsi in situazioni in cui si prende il contagio. Questo almeno finché non si giungerà ad un vaccino sicuramente efficace o ad una cura risolutiva. Per questo, però, ci sarà bisogno di tempo, quanto? In questo Ippolito concorda con il virologo americano Faucy: “ha già detto che dovremo fare i conti con questa pandemia per almeno tutto il 2021 cercando di tenerla sotto controllo. Io sono d’accordo. I primi vaccini e cure più efficaci di quelle attuali, soprattutto gli anticorpi monoclonali, potrebbero essere disponibili tra la fine di quest’ anno e l’inizio del prossimo”.