Il premier Conte in conferenza stampa ha spiegato le nuove misure del DPCM
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa spiegando tutte le misure adottate per contenere il coronavirus presenti nel DPCM firmato questa notte. I provvedimenti entreranno in vigore venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre.
Nella conferenza stampa il premier ha spiegato la suddivisione dell’Italia in tre aree (gialla, arancione e rossa) che presenta per ogni livello progressive misure più restrittive. Non ci sono regioni verdi – come era stato inteso dalla stampa- “perché – ha spiegato – Conte in conferenza – non ci sono regioni che possono sottrarsi a queste misure restrittive”.
Il Presidente del Consiglio ha illustrato i provvedimenti per ogni livello e le regioni che rientrano in ogni area.
“Con future ordinanze del Ministro della Salute verranno forniti aggiornamenti sulle condizioni di rischio in cui si trovano le varie regioni – ha spiegato il Premier – Le ordinanze del Ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali, come non è stata quella appena emanata, perché recepiranno l’esito del monitoraggio periodico”. “Se una regione dovesse rientrare in condizioni di stabilità per non meno di 14 giorni – ha continuato Conte – dunque in una condizione di rischio più bassa potrà essere assoggetta a misure successive meno restrittive. E ce lo auguriamo tutti. Ho chiesto di condividere questi dati a tutti i cittadini e agli scienziati”.
“Non abbiamo alternative dobbiamo affrontare queste restrizioni per congelare quest’impennata della curva di contagio – ha detto il Premier – Comprendiamo il disagio, la frustrazione, la sofferenza psicologica ma dobbiamo tenere duro”.
E poi riguardo i sostegni economici ai lavoratori il Presidente del Consiglio ha spiegato: “Siamo già all’opera per mitigare le ripercussioni negative che queste restrizioni avranno sull’attività economica, sui redditi, sul tessuto produttivo – le parole del Premier – Già questa settimana porteremo in Consiglio dei Ministri – dovremmo farcela già domani sera -un nuovo decreto legge che consentirà l’erogazione di indennizzi agli operatori economici colpiti dalle queste nuove misure. Un decreto che si aggiunge a quello appena adottato, possiamo chiamarlo un ristori bis”.
“Uniti possiamo raffreddare la curva epidemiologica e recuperare un margine di serenità – ha detto Conte rivolgendo un appello agli italiani – è un percorso che dobbiamo compiere tutti insieme, sostenendoci e sorreggendoci”.
La maggior parte dell’Italia rientra nell’area gialla, ovvero quella con misure meno restrittive. Le norme dell’area gialla si applicano a tutto il territorio nazionale.
Le regioni che ne fanno parte:
In queste regioni e nel resto d’Italia si applicano i seguenti provvedimenti
In questa fascia rientrano quelle regioni che presentano un rischio elevato con una pressione ospedaliera inferiore alle tre settimane.
Le regioni che ne fanno parte:
Le regioni assoggettate a quest’area hanno misure più restrittive. Dunque oltre a quelle nazionali dell’area gialla (il coprifuoco dalle 22 alle 5, le chiusure dei centri commerciali nel weekend etc) si applicano anche le seguenti limitazioni:
L’Area Rossa è quella dove il rischio epidemiologico è molto elevato e gli ospedali sono sotto pressione da più di tre settimane. In queste zone si applicano più severe limitazioni.
Fanno parte di quest’area:
Le misure per le regioni dell’area rossa sono le seguenti: