Chi sono le figlie di Gigi Proietti: Susanna, la primogenita e Carlotta
Quando tuo padre è Gigi Proietti tanto tempo lo passi ridendo, ma molto altro assediato dai fan. Sono cresciute così Susanna e Carlotta Proietti figlie del mattatore Gigi e della sua compagna Sagitta Alter. Una famiglia unita, con i genitori coesi e innamorati da 57 anni, pronti a bisticciare solo sulle stupidaggini.
Susanna e Carlotta sono due donne oggi di 42 e 37 anni che lavorano entrambe nel mondo dello spettacolo. Una Susanna, la primogenita, la più timida ha scelto di stare dietro le quinte; Carlotta, la più estrosa ha scelto invece di seguire le orme del padre e di tentare la strada dello spettacolo, è cantante e cantautrice.
A casa ci si muoveva fra la normalità di una famiglia e l’eccezionalità di essere le figlie di Gigi Proietti. “Se la sera ci sono degli amici, starebbe a cantare fino alle sei, ma quelli non resistono – ha raccontato Susanna in un’intervista – E arrivava il momento in cui davanti ad amici e parenti introduceva me e mia sorella: “Adesso, a grande richiesta, Carlotta e Susanna canteranno Picca Picca Picca…”
Susanna Proietti
Susanna viene descritta come la più timida delle due sorelle. E’ quella che meno sopportava l’ingerenza dei fan nella vita privata della famiglia. “Ho imparato ad accettare il ruolo pubblico di mio padre, ma non è stato sempre facile. Ricordo una vacanza a Parigi, dove credevamo che nessuno avrebbe fatto caso a noi. E invece un gruppo di turisti lo riconobbe e ci raggiunse, senza la delicatezza di pensare che per noi era un momento privato”.
E in un’altra intervista al Corriere della Sera ha confessato: “I miei primi ricordi sono tutti uguali: io, mia madre e mia sorella sedute in prima fila, e a fine spettacolo una coda di persone adoranti che volevano stringergli la mano. Mi dava fastidio, a più di uno avrei dato un morso. Faceva strano perché dentro casa eravamo una famiglia davvero normale, ma quando uscivamo eravamo circondati da scocciatori, dal mio punto di vista, che volevano l’autografo”.
Con il padre ha sempre avuto un ottimo rapporto, ha condiviso la passione per i cruciverba che facevano insieme nelle estati a Ponza e per il disegno. Gigi Proietti infatti si diverte a disegnare vignette e caricature. “Quando sta al telefono disegna sempre – ha raccontato Susanna al Corriere – Mamma è molto scrupolosa e conserva tutto: sarebbe bello un giorno fare una mostra, come Fellini, anche se quelle di papà non sono scenografie, ma caricature. Ogni tanto me ne mostra una che ha fotografato con il telefonino e io devo indovinare di chi si tratta. Indovino sempre”.
E la passione per il disegno Susanna l’ha ereditata assieme alla vena creativa. E’ diventata scenografa e costumista. E collabora con la casa di produzione del padre la Tre Tredici Trentatrè, “Il nome è una sua idea: ama scioglilingua e giochi di parole”.
Carlotta Proietti
Carlotta è l’estrosa della famiglia quella che ha scelto di stare sul palcoscenico sotto i riflettori. E’ cresciuta frequentando i teatri dove lavorava papà Gigi e si è innamorata di quei posti. Ha studiato al DAMS, ha frequentato l’accademia di suo padre. Recitazione, ma soprattutto musica. Ha un profilo Instagram molto attivo dove condivide anche molti momenti privati.
La passione per la musica è anche per via di una voce meravigliosa. “Ricordo di aver sempre cantato, fin da piccola – ha raccontato Carlotta in un’intervista- Solo qualche anno fa ho deciso di prendere seriamente questo piacere e cercare di farne un mestiere. Così ho iniziato a suonare nei locali, e a scrivere. Quasi contemporaneamente mio padre preparava “Serata D’Onore”, uno show per festeggiare i 40 anni di carriera al Brancaccio e nella “festa” ha voluto coinvolgere me e mia sorella. E’ stata un’occasione unica debuttare davanti a un pubblico così grande e accogliente come quello di mio padre!”
E proprio per quell’esibizione lì venne notata da Nicola Piovani che la volle nel suo spettacolo musicale Semo o non semo. Inizia così anche una carriera teatrale che la vede protagonista di numerosi spettacoli musicali e non solo in importanti teatri di Roma come il Globe Theatre, il Sistina e l’Auditorium Parco della Musica.
Ha poi recitato in diversi film per la televisione anche a fianco di suo padre come in “Una pallottola nel cuore 2″. In un’intervista a Sorrisi e Canzoni di qualche anno fa raccontava: I pochi figli d’arte con cui mi sono confrontata dicono: “Un conto è mio padre, un altro è l’attore”. Io invece non riesco a separare i due ruoli. Mio padre è un tutt’uno con il suo lavoro”. E’ obiettivo con lei? “Ogni scarrafone è bello a mamma sua” si dice a Napoli. Sicuramente c’è una componente di amore paterno. Ma credo anche che sia obiettivo perché ci tiene che io faccia bella figura”.