Walter Ricciardi consigliere del Ministro della Salute spiega perché è necessario un lockdown a Milano e Napoli
Per Milano e Napoli il coprifuoco e le chiusure di alcune attività potrebbero non bastare a contenere il virus. E’ questa in sintesi l’analisi di Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute, che invoca un lockdown per l’Italia, ma soprattutto per Napoli e Milano dove il coronavirus è ormai incontenibile.
Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ritiene in realtà che per tutta Italia sarebbe necessario un lockdown. In quanto solo una chiusura generalizzata anche solo di 8 giorni potrebbe abbassare l’indice di contagio. “Il coronavirus non si riesce a contenere – ha detto Ricciardi – è necessario mitigare, e questo avviene solo con dei lockdown veri, non con queste misure di facciata. Se abbiniamo gli strumenti tecnologici che abbiamo al pensiero razionale possiamo invertire la curva e affrontare un inverno non così drammatico come invece si sta prospettando”.
“In Europa la situazione è fuori controllo perché i governi esitano a prendere le decisioni coraggiose che servono al momento giusto – ha aggiunto l’accademico – anticipando il virus e non rincorrendolo”.
La situazione però non è tutta uguale in Italia. In alcune aree la circolazione del virus è ormai fuori controllo con un indice di contagio ben più alto della media del Paese. a preoccupare sono particolarmente Milano e Napoli.
“A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus – ha detto Ricciardi – Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no’.
Ricciardi ha spiegato: “ci sono delle aree del Paese dove la trasmissione è esponenziale e le ultime restrizioni adottate, che possono essere efficaci nel resto del territorio, in quelle zone non bastano a fermare il contagio”. “Se sei a Milano è un luogo dove te lo puoi prendere anche al cinema. In altre città la situazione non è la stessa. A Milano e Napoli è impensabile qualsiasi attività che prevede l’avvicinarsi di persone negli spazi chiusi”. Questa situazione è data dalla presenza di: “migliaia di soggetti asintomatici che tornano a casa, dove non si indossa la mascherina, ci si bacia e ci si abbraccia”.
Da ieri il nuovo DPCM che disciplina le severe norme anti-covid è entrato in vigore. Numerose le proteste in tutta Italia dove ai manifestanti delle categorie più colpite dal provvedimento si infiltrano anche gruppi di facinorosi che ingaggiano una guerriglia urbana con le forze dell’ordine. Ora Milano e Napoli rischiano un ulteriore chiusa. Ma l’ipotesi dei lockdown mirati era già stata suggerita da Conte qualche settimana fa. E ora potrebbe essere attuata.