Ancora manifestazioni di protesta in Italia per le decisioni del governo sulle chiusure anticipate
Un’altra serata di manifestazioni e di disordini. Dopo la guerriglia dell’altra sera a Napoli e quella di ieri sera Roma, agitate in entrambe i casi da Forza Nuova, c’è di nuova gente per la strada con bandiere e striscioni. Manifestazioni a Ostia, vicino Roma, a Napoli, zona Vomero, a Catania.
Oggetto della protesta le misure prese dal Governo per contenere la pandemia. Il coprifuoco alle 23 imposto in Lazio e Campania e le chiusure dei locali alle 18 agita le parole dei manifestanti. Ma non è solo questione di lavoro perso e di preoccupazione del futuro. Si contesta il provvedimento perché lo si giudica sbagliato, non necessario, perché la mascherina non serve, insomma questo virus non c’è.
A Napoli i manifestanti al megafono prendono la distanza da quello che è successo l’altra sera, ma ribadisce la “noi siamo la prima città che si è ribellata ad una legge dello stato assolutamente senza senso “.
Il manifestante al megafono prosegue: “noi non eravamo quelli dei raid o della guerriglia urbana, noi abbiamo incominciato a fare un’assemblea all’Orientale, noi ci siamo distaccati da tutto quello che stava succedendo dopo, perché noi siamo lavoratori, non siamo professionisti della guerriglia, ma non ci sentiamo di giudicare niente e nessuno perché con le regole che si stanno dando dal Governo centrale e locale è ovvio che qualcuno perda la pazienza. Distanziamoci come vogliono i decreti, stiamo calmi, ma rimanete in piazza e abbracciatevi all’una o alle due del mattino, combattete queste leggi assurde“.
A Catania gente in piazza, assembrata, cortei per la città. Scoppiano poi delle bombe carte, qualche disordine e tafferuglio con la Polizia. Poi il gruppo si ricompatta in piazza gridando slogan contro Conte e Musumeci. E urlando che la mascherina è inutile e che insomma ‘coviddi non ce n è’.
A Ostia nella via principale della cittadina sfila un nutrito gruppo di persone con le bandiere italiane. Anche qui il grido è ‘Libertà’ e l’oggetto della contestazione le misure prese dal DPCM.