Le previsioni meteo per il prossimo inverno: quando inizia e cosa ci aspetta
Ottobre ci sta regalando delle calde giornate, soleggiate e piacevoli. Ma questa pausa durerà poco. Poi l’autunno si comporterà da tale e spazzerà via il sole per darci pioggia e freddo. Ci aspettiamo dunque che poi l’inverno faccia il suo compito e così via. Peccato però che quest’anno, a quanto pare, l’inverno sarà ben poco inverno.
Ci aspetta, secondo le previsioni meteo, un inverno 2020/21 caldo. Scordatevi dunque la neve e mettete in soffitta gli sci. Quest’anno avremo un inverno davvero anomalo.
I primi freddi autunnali li avremo a fine ottobre, inizio novembre, proprio a cavallo del weekend di Ognissanti. Invece per quelli invernali dovremo aspettare un bel po’. Già perché sembra che avremo un lunghissimo autunno e una precoce primavera. E di inverno ne resterà ben poco. Una tendenza questa degli inverni anomali e caldi che purtroppo è stata già registrata negli ultimi anni.
Responsabile di questo inverno caldo sarà la Nina ovvero il fenomeno di raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico che influenza il clima di tutto il Pianeta. In Europa e in Italia questo avvenimento porta ad un aumento delle temperature e una diminuzione delle precipitazioni. Quello che si prefigura è quindi un inverno più caldo del solito e con meno neve in pianura.
Le previsioni stagionali per il prossimo inverno indicano un generale aumento termico di 1/2 gradi per tutti i mesi e concentrano in poche settimane i possibili eventi freddi.
Ma andiamo con ordine. Dicembre sarà un mese piuttosto mite con temperature leggermente più alte della media, povero di precipitazioni e con nevicate solo in quota. Niente bianco natale dunque. Stesso copione per gennaio con la possibilità che a metà mese o verso la fine arrivi l’aria gelida del Vortice Polare.
Questa ipotesi vale anche per quasi tutto febbraio che è al momento indicato come il mese più freddo dell’inverno 2020/21. Dopodiché potremo anche salutare l’inverno. Perché marzo già dalla metà sarà di tutt’altra pasta.
Insomma tutte le speranze dell’inverno si concentrano in quel mese, mese e mezzo, in cui il Vortice Polare potrebbe rompersi per via dello strat warming e far arrivare sull’Italia masse d’aria gelida con conseguenti possibilità di nevicate anche a bassa quota. Se il Vortice Polare resterà compatto o meno è ancora presto per dirlo.
Indubbiamente però stiamo parlando di fenomeni creati dal riscaldamento globale. Una situazione che sta per giungere al punto di non ritorno e che dipende in buona parte anche dai nostri comportamenti.