Coronavirus Lombardia, in serata punbblicaa la nuova ordinanza firmata dal governatore Fontana. Misure più rigide sui locali ma non solo
I numeri del Coronavirus in Lombardia tornano ad allarmare e la Regione corre ai ripari. In serata il governatore, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza valida fino al 6 novembre e che copia, solo in parte, quanto deciso dal suo collega campano Vincenzo De Luca.
Al centro dei provvedimenti soprattutto la necessità di limitare se non cancellare gli assembramenti e quikndi nel mirino finisce la ‘movida‘. Ristoranti, bar e pub, ma anche gelaterie, pasticcerie e chioschi saranno chiusi tassativamente alle 24, ma già dopo le 18 il consumo di alimenti e bevande sarà permesso solo ai tavoli.
Rimarrà permessa la ristorazione con consegna a domicilio, anche la sera. Ma saranno chiusi dalle 18 alle 6 i distributori automatici di bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via, apertti 24 ore. Vietata inoltre sempre dalle 18 alle 6 la consumazione di alimenti e bevande nelle aree pubbliche e sarà sempre vietato il consumo di bevande alcoliche nelle aree pubbliche a partire da parchi, giardini e ville aperte al pubblico.
Come ha spiegato anche il prefetto di Milano, Renato Saccone, i controlli saranno maggiori e mirati anche se nessuno vuole che si parli di coprifuoco. Ma sono provvedimenti necassari per la salute pubblica.
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Coronavirus Lombardia, didattica a distanza nelle superiori e sport di contatto vietati
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Nel mirino dell’ordinanza però ci sono anche il mondo della scuola e del trasporto pubblico, strettamente collegati fra loro. In accordo con i sindaci, la Regione ritiene che la soluzione migliore al momento sia la didattica a distanza parziale nelle scuole superiori. Significa in concreta una alternanza di lezioni da casa e con la presenza fisica di studenti e professori a scuola.
In più c’è la richieasta di scaglionare gli orari di ingresso alle elezioni per non riempire all’eccesso i mezzi pubblici negli orari più caldi della giornata. Didattica a distanza danche per le università con la sola eccezione delle matricole e degli specializzandi.
Ma nell’ordinanza c’è anche lo stop di tutte le competizioni sportive dilettantistiche di carattere regionale che prevedono il contatto fisico, a partire dal calcio. Sono comprese anche quelle dei Settori giovanili e delle sedute di allenamento.
Inoltre chiusura delle sale scommesse, sale gioco e bingo oltre alla richiesta di aumento di lavoratori in smartworking ovunque sia possibile attuarlo. Infine confermato lo stop alle visite nelle Rsa “salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente Covid-19 della struttura stessa”.
F.D.