L’ultimo Dpcm ha nuovamente vietato le attività non agonistiche degli sport da contatto. Ecco la soluzione usata dai centri sportivi per aggirare il divieto.
Nell’ultimo Dpcm il governo, visto il numero crescente di positivi da coronavirus, ha di nuovo vietato le attività sportive di discipline da contattare a livello amatoriale . Quindi gli Italiani evitate di nuovo rinunciare alle loro amate partitelle tra amici?
Nel nuovo provvedimento infatti si vietano le attività sportive svolte in modo amatoriale per tutti gli sport di contatto a meno che non si faccia parte di una associazione o società sportiva riconosciuta dal CONI. Questa clausola , nata con l’intento di dare continuità a tutto il movimento sportivo italiano e permettere le giuste preparazioni alle competizioni in programma, viene usata dai centri sportivi per aggirare il blocco del Governo e continuare ad ospitare gruppi di amici per le classiche ‘partitelle ‘.
Molti circoli fanno iscrivere i propri clienti ad un ente di promozione sportiva , grazie a quale pensavano di poter aggirare l’ostacolo che vieterebbe la loro attività. Le associazioni o società sportive, però, per affiliarsi al Coni devono essere iscritte ad un ente di promozione sportiva (CSI, UISP ad esempio) oa Federazioni Sportive riconosciute dal CONI stesso.
Quindi, la semplice iscrizione a qualsiasi associazione o movimento sportivo non permetterebbe comunque lo svolgimento delle attività sportive da contatto . Il rischio per i centri sportivi è quello della chiusura forzata .