Per l’Oms il vaccino per i giovani non è una priorità. Prima ci saranno cure per operatori sanitari ed anziani, poi per gli altri
Il Coronavirus non ha ancora una cura ufficiale, ma in tutto il mondo continuano a rincorrersi notizie su un possibile vaccino pronto entro fine anno.
Lo stesso Donald Trump, in un comizio in vista delle elezioni presidenziali, ha affermato che a breve negli States sarà disponibile il tanto agognato vaccino.
La cura sarà decisiva per mettere fine alla pandemia, visto che con il ritorno del maltempo in tutta Europa i contagi continuano a salire di forma vertiginosa, con molti Paesi che stanno prospettando nuove chiusure e lockdown.
Ma, secondo l’Oms, anche quando il vaccino sarà pronto, non sarà disponibile da subito per tutti.
“La priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d’accordo. Ma anche in quei casi bisognerà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani“, ha spiegato la ricercatrice capo dell’Oms Soumya Swaminathan in un evento su Twitter.
La dottoressa, rispondendo ad una sessione di domande e risposte, ha poi precisato che il vaccino per i giovani può attendere: “Un giovane in salute potrebbe dover aspettare fino al 2022“.
Una frase allarmante. Se da una parte, infatti, è comprensibile dare priorità a determinate categorie più a rischio, un anno di tempo prima di potersi vaccinare vedrebbe allungare l’attesa enormemente.
I.M.