Tutte le informazioni sulle elezioni presidenziali Usa 2020. La data, gli stati chiave per le votazioni, i sondaggi e le proiezioni.
Entra nel vivo la sfida per le elezioni presidenziali statunitensi. La corsa è fra il presidente uscente Donald Trump e il democratico Joe Biden. Una sfida a cui guarda con apprensione tutto il mondo, non solo per il ruolo fondante degli States negli equilibri geopolitici, ma anche per quello che simbolicamente Trump e il suo avversario rappresentano. Una corsa elettorale che viene monitorata dai sondaggi quasi giornalieri effettuati dagli esperti. E dalle sfide a colpi di tweet, non troppo morigerati quelli di Trump, e di dichiarazioni.
Le elezioni USA per il presidente funzionano in modo piuttosto articolato. Oltre la data in cui gli elettori sono chiamati alle urne, ci sono poi i cosiddetti ‘Grandi Elettori’, ossia i collegi elettorali chiamati ad esprimere la propria preferenza. Un procedimento che dura diverse settimane e che ci porterà a conoscere il 46esimo presidente degli Stati Uniti solo a gennaio 2021.
Elezioni Usa 2020: la data
La data fissata per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America è quella del 3 novembre. In questo giorno i cittadini statunitensi sono chiamati ad eleggere il presidente e il suo vice, o meglio sono chiamati a scegliere i Grandi Elettori.
L’Election Day è il martedì successivo al primo lunedì del mese di novembre. Questo per evitare di far andare a votare in un giorno festivo. Le elezioni presidenziali USA avvengono ogni quattro anni.
Ma, prima di conoscere il risultato finale e sapere chi l’avrà spuntata tra Donald Trump e Joe Biden, bisognerà attendere almeno fino a gennaio.
Questo il calendario delle date per l’elezioni del Presidente USA
- 3 novembre 2020: Election Day
- 14 dicembre 2020: Grandi Elettori
- 6 gennaio 2021: risultato finale delle votazioni
- 20 gennaio 2021: inizio dell’incarico del 46esimo Presidente USA
Come funzionano le elezioni americane
Le votazioni americane funzionano in maniera più complessa e articolata e in un lasso di tempo maggiore.
Il primo passaggio delle Elezioni USA sono le cosiddette ‘primarie’. E’ la fase in cui viene scelto e votato il candidato di ogni schieramento, Repubblicano e Democratico. Una volta designati i candidati ci si avvia a colpi di comizi e duelli tv al giorno delle elezioni.
Le elezioni come abbiamo visto sono fissate sempre a Novembre e per un solo giorno. Gli elettori, ossia i semplici cittadini, non votano però in maniera diretta il presidente degli USA, ma lo fanno in modo indiretto scegliendo gli Elettori Presidenziali. Questi, detti anche “Grandi Elettori“, hanno dunque il compito di rappresentare i cittadini all’interno del collegio elettorale, e sono a loro a votare a scrutinio segreto direttamente per il presidente USA.
In totale i Grandi Elettori sono 538 ed ogni Stato ha un numero variabile di “Grandi Elettori” a seconda del numero della popolazione. Gli Stati con il numero maggiore di Grandi Elettori sono la California che ne ha 55 e il Texas che ne ha 38. Quando un candidato ha la maggioranza dei voti dei Grandi Elettori di uno Stato, ottiene, nel conteggio finale, tutto il collegio relativo a quello Stato. Solo il Maine e il Nebraska non seguono questo schema di maggioranza, ma applicano uno schema proporzionale.
Per le Elezioni USA 2020 la votazione dei Grandi Elettori sarà effettuato il 14 dicembre, con l’esito che si saprà il 6 gennaio 2021. Da quel momento passeranno due settimane per l’inaugurazione della nuova presidenza.
Gli stati chiave nelle prossime elezioni USA
Dato il sistema elettorale americano le votazioni sono spesso imprevedibili e soggette a ribaltoni clamorosi.
E’ il caso, ad esempio, delle elezioni del 2016 in cui Hillary Clinton ottenne quasi 3 milioni in più di preferenze rispetto a Trump a livello popolare, ma ben 304 Grandi Elettori su 538 hanno scelto l’attuale presidente USA.
Questo fa capire quanto alcuni Stati siano fondamentali per aggiudicarsi la vittoria. Per le Elezioni USA 2020 fra gli stati chiave più importanti troviamo:
- la Florida, solitamente appannaggio Repubblicano
- il Michigan, dove si lotta all’ultimo voto
- la Pennsylvania, solitamente democratica, ma Trump l’ha conquistata nel 2016
- la Carolina del Nord, 15 grandi elettori solitamente repubblicani
- l’Arizona, 11 grandi elettori soprattutto repubblicani
- il Wisconsin, 10 gradi elettori solitamente roccaforte democratica.
Secondo i sondaggi e le analisi degli esperti politici saranno questi Stati l’ago della bilancia anche per la sfida Trump-Biden.
Nel gruppo degli “Swing States” ovvero gli Stati indecisi e che contano parecchio in temrini di Grandi Elettori per le elezioni 2020 ci sono oltre a quelli già citati anche la Georgia, il Maine, il Minnesota, il Nebraska, il Nevada, il New Hampshire e l’Ohio.
In tutti questi Stati il margine di vittoria del candidato alle ultime elezioni è stato del 5%. Poi ci sono Stati come Ohio e Florida che storicamente sono indecisi.
Proprio in Florida, nei giorni scorsi, Trump e Biden si sono sfidati a colpi di comizi. Il candidato democratico ha invitato gli over 65 a votare per lui, visto che il suo rivale li ha abbandonati al Coronavirus.
Elezioni Usa 2020, i sondaggi al 14 ottobre
I sondaggi aggiornati al 14 ottobre vedono Biden in forte vantaggio sull’attuale Presidente, sotto di ben 17 punti percentuali secondo Opinium Research e Guardian.
Trump, che ha definito il suo rivale “il peggior candidato della storia”, dovrà cercare di recuperare terreno soprattutto in Florida. L’impresa sembra davvero difficile: considerando la media di tutti i sondaggi effettuati finora, Biden è comunque avanti col 52% dei consensi.
Nazionale – Media #sondaggi nazionali per le elezioni generali di @FiveThirtyEight del 13/10.#Presidente@JoeBiden 52,4% (+10,5, +0,1 rispetto a ieri)@realDonaldTrump 41,9%
Link grafico interattivo: https://t.co/tihJl6FHBI pic.twitter.com/rEt6GlFV8E
— Elezioni USA 2020 (@ElezioniUsa) October 14, 2020
I.M.